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L'inattività

Come verità effettiva dell'uomo

Volume della collana AD n. 13
Prezzo: €6,00 / Prezzo di listino: €6,00
SENZA SPESE
Formato: 110x170, 48 pagine / Settembre, 2012 / ISBN: 9788895146676
Traduzione di: 
Maurizio Costantino

La pigrizia è la madre di tutti i vizi?

Così è inattività la parola che abbiamo scelto per il titolo di questo scritto, proposto da Malevic ai suoi allievi dell'UNOVIS (Affermazione delle nuove forme dell'arte). Ma se la parola pace non fosse così immediatamente letta come opposto di guerra, è pace che avremmo dovuto scegliere. Quella situazione in cui l'animale leone passa la maggior parte del tempo, per poi attivarsi alla caccia o alla riproduzione.

Certo, l'animale uomo, gode del pensiero, e Malevic senza tentennamenti lo definisce una forma di lavoro, in quanto azione destinata a modificare la descrizione del mondo ed il mondo stesso.

Pace quindi nel senso delle culture orientali o indie o nativo-americane, o di quante altre dimenticate od occultate: nemmeno la mente è al lavoro.

Il titolo allora suonerebbe: La pace come verità effettiva dell'uomo.

Nel 1922 Malevic scriverà: Dio non è decaduto. L'arte. La chiesa. La fabbrica.

Lo ricordiamo qui per il lettore contemporaneo che, abbandonato il suo disincanto di fronte alla parola Dio, vorrà fare la piccola fatica che Malevic proponeva ai suoi allievi e propone ancora a noi oggi. Quella di impegnarsi a non porre limiti semplicemente perché considerati ragionevoli all'uomo nella sua ricerca di pace, fuori e dentro di sé. 

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