Jules Lequier

Filosofo, poeta, teologo, Jules Lequier  (1814-1862) lasciò la sua opera in eredità ai posteri in uno stato frammentario. Questo coraggioso e sconosciuto bretone è stato il difensore tenace di un solo pensiero: l'esistenza umana come libero arbitrio. Per questo precursore delle filosofie dell'esistenza, la vita è una prova, durante la quale spetta ad ognuno, grazie al proprio libero arbitrio, non "divenire, ma fare, e, facendo, farsi”. Questa libertà assoluta, che Lequier incontra spontaneamente durante l'infanzia, sarà eretta in età adulta come prima verità metafisica e morale. Nel 1848, durante gli eventi politici, occuperà il posto di un principio unificante, repubblicano e cattolico. Infine, nella solitudine monastica e l'isolamento, sarà oggetto di tormenti devastanti. Essa concluderà il suo viaggio nel febbraio 1862, dove l’aveva cominciato, nella baia di Saint-Brieuc.


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