Stratìs Myrivilis

Stratìs Myrivilis (pseudonimo di Efstratios Stamatopoulos) nacque nell’isola di Lesbo, nel villaggio di Sykamia, nel 1892. Nel 1912 si trasferì ad Atene per svolgere gli studi universitari e nello stesso anno partì come volontario per le due guerre balcaniche, a cui fecero seguito la prima guerra mondiale e la spedizione greca in Asia minore, conclusasi con la sconfitta greca e il conseguente scambio di popolazioni tra la Grecia e la neonata Repubblica Turca (1923). Dall’esperienza della guerra di trincea nacque il romanzo Vita nella tomba (prima edizione 1917, seconda edizione 1924, terza edizione definitiva 1930), considerato il capolavoro dell’autore e uno dei massimi romanzi antimilitaristi della letteratura greca. Myrivilis fu un sostenitore del leader liberale e interventista Eleftherios Venizelos, ma in seguito abbracciò le idee socialiste per diventare infine, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, un sostenitore del regime autoritario del dittatore Ioannis Metaxàs. Si oppose con fermezza all’occupazione nazi-fascista della Grecia firmando, assieme ad altri intellettuali, un manifesto volto a far conoscere al mondo le barbarie perpetrate dagli invasori, mentre durante la guerra civile greca fu animato da accaniti sentimenti anticomunisti. Nel dopoguerra Myrivilis fu collaboratore di diverse testate giornalistiche, lavorò presso la biblioteca del Parlamento ellenico e si dedicò a un’intensa attività letteraria scrivendo, oltre che racconti e romanzi, anche poesie, saggi e libri per ragazzi. Nel 1969 morì di broncopolmonite ad Atene.


Libri

Il libro della guerra