Paul Lafargue

Nato il 15 gennaio 1842 a Santiago di Cuba, Paul Lafargue si stabilisce in Francia nel 1851 e dal 1859 studia medicina alla facoltà di Parigi. Si appassiona alla vita politica e legge con assiduità Kant, Hegel, Littré, Taine, Claude Bernard, Darwin, Auguste Comte, Saint-Simon e Proudhon. Il suo impegno politico diventa sempre più radicale e la sua simpatia per i repubblicani moderati si trasforma in impegno a fianco degli operai che, a parer suo, sono i soli a volere un cambiamento sociale e non un semplice cambiamento di governo. Aderisce all’Avenir, una loggia in cui dominava il pensiero di Blanqui, e in seguito all’Internationale, di cui diventerà membro attivo nel 1867 come segretario corrispondente per la Spagna. Dopo aver partecipato al primo Congresso internazionale studentesco (Liegi, ottobre 1865), viene espulso da tutte le università di Francia e quindi va in esilio a Londra per concludere i suoi studi di medicina. Durante il Consiglio generale di Londra del febbraio 1865, in cui presenta una relazione sul movimento operaio francese, fa la conoscenza di Marx. Fu un incontro di importanza capitale per Lafargue. Marx, invece, ha molte riserve nei confronti del giovane, come testimonia una lettera indirizzata a sua figlia Laura l’anno successivo: “Questo benedetto Lafargue mi importuna con le sue teorie di Proudhon e non mi lascerà in pace finché non gli avrò spaccato quella faccia da creolo”. Stava forse già cercando di tenere lontana sua figlia da colui che, d’altro canto,  descriveva a Engels come “un bel giovane, intelligente, energico e sportivo”? Vano tentativo: il 2 aprile 1868 Paul Lafargue sposerà Laura Marx. Nello stesso anno termina gli studi e comincia ad esercitare la professione di medico. Nel frattempo aveva fatto il secondo incontro importante della sua vita, quello con Auguste Blanqui.
Il 4 settembre 1868 la giovane coppia si stabilisce a Bordeaux. Paul Lafargue collabora con vari giornali tra cui La Marsellaise, il quotidiano repubblicano di Henri Rochefort, La Tribune e La Défense Nationale. Sotto la Comune viene incaricato di dirigere l’insurrezione in provincia, con l’appoggio del quotidiano La Tribune. Nel maggio del 1871 sfugge alla repressione e scappa in Spagna, dove viene temporaneamente incarcerato su richiesta di Thiers. Una volta libero, Lafargue si stabilisce provvisoriamente a Madrid; si dedica quindi all’Internazionale e più in particolare alla lotta contro la corrente di Bakunin. Partecipa alla pubblicazione e alla traduzione in francese di brani dell’Anti-Dühring e del primo volume in spagnolo del Capitale.
Dopo il Congresso dell’Aia (1872), ultimo dei congressi dell’Internazionale, Paul e Laura Lafargue raggiungono Marx e Engels a Londra. Lafargue rinuncia allora alla medicina e apre un laboratorio di foto-litografia che sopravvive essenzialmente grazie agli aiuti dell’amico Engels. Partecipa alla redazione dell’opuscolo anti-bakuniano, l’Alliance de la démocratie sociale. Nel giugno del 1880 incontra Jules Guesde, di passaggio in Inghilterra e ne diventa amico. Proprio sul suo quotidiano L’Égalité verrà pubblicato a puntate Le Droit à la paresse nel 1881.
Di ritorno in Francia dopo le leggi sull’amnistia del 1882, Lafargue collabora con numerosi giornali tra cui L’Égalité, L’Émancipation e Le Cri du Peuple. Fonda il Partito Operaio assieme a Jules Guesde. In questo periodo Lafargue pubblica succcessivamente Le Matérialisme de Karl Marx (1884), La Religion du capital (1893), vari saggi di critica letteraria dedicati a Chateaubriand, Émile Zola e un libello contro Victor Hugo: La légende de Victor Hugo (1885). Benché sorvegliato dalle autorità governative, è l’anima di numerose conferenze per le quali verrà rinchiuso ben due volte a Saint-Pélagie, nel 1883 e nel 1891. La seconda pena gli viene ridotta dopo essere stato eletto deputato a Lilla l’8 novembre 1891. Fedele al Partito Operaio di Guesde, Lafargue, dopo la fusione tra partito di Blanqui e quello di Guesde nel 1902, si dedica alla causa del partito Socialista di Francia, di cui rappresenta l’estrema sinistra. Battuto alle elezioni del 1893 rinuncia all’attività parlamentare per dedicarsi al PSF e alla vita politica internazionale. Nel 1903 pubblica Les Trusts américains, leur action économique, politique et sociale, e nel 1909 Le Déterminisme économique de Karl Marx, recherche sur l’origine de l’évolution des idées de Justice, du bien, de l’âme et de Dieu. Il 3 dicembre 1910 riceve la visita di Lenin. Paul e Laura Lafargue si toglieranno la vita nella notte tra il 26 e il 27 novembre 1911 nella loro villa di Draveil. Ai funerali della coppia Lenin descriverà Lafargue come “uno dei più dotati e più profondi diffusori del marxismo”.

Le Droit à la paresse fu pubblicato la prima volta a puntate su L’Égalité nel 1881. Durante il suo primo soggiorno nella prigione di Sainte-Pélagie Lafargue lavorò a un’edizione in brossura del testo, al quale aggiunse una prefazione. Il volume verrà pubblicato nel 1883. Vi sarà una nuova edizione nel 1848 e un’altra nel 1906 per la libreria del PSF. Reinterpretazione del mito dell’età dell’oro, Le Droit à la paresse si rifà a una tradizione letteraria inaugurata da Thomas More, Tyssot de Patot, Morelly, ecc., per iscriversi nella corrente del pensiero rivoluzionario. Maurice Dommaget, nella sua introduzione a Droit à la paresse (Éditions Maspero, 1975), ha fatto notare i numerosi riferimenti di Lafargue a Le Capital e a Le Droit à l’oisiveté di Christophe Moreau (1849). Il suo successo oltrepassò i confini della Francia. Largamente diffusa in Russia, l’opera di Lafargue verrà ristampata circa 17 volte tra il 1905 e il 1907. In Inghilterra, Keynes citerà i passaggi riguardanti la sovrapproduzione nella sua analisi della crisi del ’29. 


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