La tentazione transumanista

Volume della collana PICCOLA BIBLIOTHIKI n. 61
Prezzo: €17,10 / Prezzo di listino: €19,00
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Formato: 120x210, 144 pagine / Giugno, 2019 / ISBN: 9788893131254
Autore: 
Traduzione di: 
p. Antonio Santini

Dal corpo incarnato al corpo fabbricato. Una delle follie californiane del nostro tempo.

Grazie al progresso tecnologico, sta arrivando una nuova forma di umanità che vedrà l'uomo superare tanti suoi limiti e raggiungere una funzionalità operativa della sua persona ora impensabile. Allo scopo, l'autore attua un'approfondita valutazione sull'apporto del movimento, denominato “Transumanesimo”, dal suo nascere (California 1920) alle evoluzioni maturate nel dialogo con i più importanti movimenti culturali del secolo scorso. Secondo questa utopia ogni individuo è chiamato a costruire la sua identità a colpi di performances tecnologiche. L'uomo non ha altro senso da dare alla sua esistenza che la dilatazione infinita delle sue capacità, spingendo i limiti della sua speranza di vita fino a far parte degli a-mortali: la lotta contro l'invecchiamento, concepito come una malattia, deve, infatti, permettere di abolire la morte biologica. Questo è il progetto federativo del transumanesimo, cui si devono aggiungere altre ambizioni come tele-caricare lo spirito, accrescere le capacità memoriali e cognitive, riprogrammare il proprio genoma tramite impianti.

Nonostante le sue apparenze stravaganti il transumanesimo non è così estraneo a questo nostro tempo: nelle discussioni è costantemente in gioco la domanda sull'uomo, sulla sua condizione mortale, in particolare sul suo rapporto con la tecnica, divenuta il centro della sua vita. Qui si arriva al culmine della tentazione transumanista nel rapporto uomo-macchina in un processo d’ibridazione sempre più fagocitante: visto che la macchina (quando funziona) ha un livello di perfettibilità superiore all'uomo, è inevitabile la tentazione ad identificarsi nell'uomo-macchina. Questi sogni, impregnati di nostalgia, diventano un'utopia che esercita una funzione motrice nell'evoluzione dell'umanità, consentendo alla dimensione umana di continuare a crescere e a trasformarsi in livelli sempre più alti. Per questo il transumanesimo e le sue aspirazioni non devono essere accolte con fatalismo, ma nemmeno essere rifiutate senza discussione, anche perché il discorso si estende facilmente a direttori di ricerca e ad uomini politici che danno impulso a questi centri e, pur non riconoscendosi nell'utopia transumanistica, con i programmi di studio attivati fanno capire che i temi transumanistici nutrono la ricerca contemporanea ben al di là dell'utopia. Appartengono ancora alla fantascienza i sogni transumanisti?

Il dotto transumanista, tuttavia, rimane molto distante dalla concezione della scienza moderna: egli rinuncia a conoscere, si accontenta di fabbricare e di sperimentare, votandosi alla sorpresa e considerando che nella tecnologia c'è come un destino, al quale si tratta di abbandonarsi.

Rimangono alcune domande fondamentali:

  • In questo processo d’attraverso le interazioni con l'ambiente,

  • La fede tecnofila dei transumanisti non riflette, forse una visione della realtà troppo irenica e fuorviante, perché spesso estranea al contesto sociale, culturale ed economico, in cui opera?

  • E' pensabile un contesto socio-culturale, in cui

  • In un mondo, tutto impostato nel segno della performance, quale

  • Come sarebbe un mondo totalmente fabbricato, Come potersi costruire psichicamente senza questa parte di dimensione interiore?

Un tentativo di risposta a queste domande fa capire che i cammini dell'uomo passano attraverso la coscienza della propria debolezza e della propria vulnerabilità: solamente essa ci apre agli altri e costruisce quella solidarietà che permette al mondo di realizzarsi. Stiamo vivendo un momento glorioso, un passaggio unico nella storia dell'umanità, ma proprio per questo va ribadita la necessità di rimettere al centro prima di tutta la cura della dimensione umana, ricollocando la tecnologia con tutti i benefici da essa derivati al servizio di questo progetto di umanizzazione. 

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