L'ESTREMO SACRIFICIO E LA VIOLENZA

Il mito politico della morte nella destra rivoluzionaria del Novecento

Volume della collana PICCOLA BIBLIOTHIKI n. 53
Prezzo: €39,00 / Prezzo di listino: €39,00
CON OMAGGIO A SCELTA UN VOLANTINO MILITANTE O UN DIARIO
Formato: 120X210, 544 pagine / Maggio, 2018 / ISBN: 9788893130813

IL MITO POLITICO DELLA MORTE

La celebrazione della morte ha costituito un tema fondamentale della destra nazionalrivoluzionaria del Novecento. Questa constatazione implica che il tema della morte può essere utilizzato quale laboratorio d’analisi per osservare alcuni aspetti fondamentali dell’universo ideologico di questa cultura politica. Infatti, fenomeni quali il «rito politico», l’«estetizzazione della politica» e la «sacralizzazione della politica» – sui quali negli ultimi decenni si è concentrata l’attenzione della  più avvertita storiografia sul fascismo, da George L. Mosse a Emilio Gentile – intrattengono un rapporto molto stretto con la celebrazione politica della morte. Celebrando la morte, la destra nazionalrivoluzionaria ha inteso offrire una risposta alla crisi di senso diffusasi in settori consistenti delle masse nel corso del Novecento. Inoltre, proprio il rivendicato confronto con la morte tradisce la vocazione nazionalrivoluzionaria alla radicalizzazione dello scontro politico.

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